Tonnellate di rifiuti alla discarica abusiva di Tor Cervara: la riserva dell’Aniene vista dall’alto

Una montagna di rifiuti nel mezzo della riserva naturale della valle Aniene. Il terreno privato su cui sorgono e la lunga battaglia burocratica per bonificarlo.
A cura di Gabriel Bernard
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La discarica abusiva di Tor Cervara
La discarica abusiva di Tor Cervara

Da un lato il parco della Cervelletta , con la sua ricca vegetazione e corsi d'acqua. Dall'altro una grande discarica abusiva con una distesa di rifiuti riversati tra due fabbricati fatiscenti. Entrambi coesistono nella riserva naturale della valle dell'Aniene. A separarli solo una fitta linea di alberi, con il forte rischio di un incendio. Una possibilità che comprende bene Massimiliano Umberti, presidente del IV Municipio di Roma: "Quella discarica era un business di rifiuti, un incendio sarebbe molto pericoloso, ma stiamo procedendo per risolvere la situazione".

La distesa di rifiuti non è una novità. Dal 2020 si sono susseguite una serie di denunce in seguito ai roghi che colpivano la zona, poi la svolta con l'individuazione di due presunti responsabili e l'avvio di un iter per bonificare l'area.

Monica Calicchia conosce bene la vicenda. Abita nel quartiere da quando aveva 15 anni, il suo terrazzo affaccia proprio sulla distesa verde della riserva naturale e tutte le mattine il suo sguardo incrocia le montagne di rifiuti torreggiate dalla struttura ormai decadente che le ospita.

"Non nascondo che la preoccupazione c'è. Ci abito davanti, queste discariche rischiano di bruciare e quando succede è un grande rischio per la salute pubblica". Monica passeggia per il parco, un territorio che ama e che vive quotidianamente insieme all'associazione di cui è presidente, Gruppo Ecologico Cervelletta. Un gruppo di volontari che, attraverso eventi, corsi per bambini e attività, lavorano per costruire un parco fruibile a tutti. "Noi che operiamo in questo parco monitoriamo il suo stato. Ci sporchiamo le mani, lo teniamo pulito e diamo una mano a mantenerlo in buone condizioni. Come ci ha insegnato Mimmo Cervelletta, punto di riferimento per chi vive questo spazio", racconta mentre cammina sotto l'alta torre del casale della Cervelletta. Poi aggiunge: "La cosa rassicurante è il dialogo che c'è con le istituzioni. C'è la sensazione di essere ascoltati".

Un rappresentate di quelle istituzioni sul territorio è Massimiliano Umberti che fin dal 2021 ha monitorato la situazione. "Eravamo a conoscenza di questa realtà: della discarica di Ponte Mammolo, che purtroppo ha preso fuoco la scorsa estate, e questa di Tor Cervara. Dopo esserci insediati, abbiamo subito iniziato ad occuparcene. Ora l'iter è quasi al termine, abbiamo i fondi. Stiamo solo aspettando alcuni passi giudiziari, poi agiremo per bonificare il terreno".

La situazione non è semplice. È vero, i rifiuti sono all'interno della riserva naturale. Ma all'interno di un terreno privato. E questo comporta una procedura più lunga e tecnica. Come spiega il presidente Umberti: "Nel 2023 è stato intimato al proprietario di mettere tutto in regola, non è stato fatto. C'era un'ordinanza del sindaco: sei mesi per mettere in regola tutto, altrimenti si sarebbe mosso il Comune di Roma. Ora siamo nella fase in cui si stanno consegnando delle notifiche ai trasgressori, dopodiché passeranno 60 giorni. Se dopo questa scadenza non verrà fatto niente, allora interverremmo noi. Insomma, possiamo dire di essere quasi alla risoluzione di questa grande discarica".

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